“Fra i dormiglioni del letargo ci sono anche ghiri, tassi, lucertole e persino le rane, che sprofondano nel fango degli stagni. Ma non per tutti è lo stesso. L’orso ad esempio ha un sonno molto leggero, una specie di dormiveglia nel quale la temperatura corporea passa dai 36-38 a 31-32 gradi. Se lo disturbi si sveglia, e certo non di buonumore. La marmotta, invece, come il ghiro che dorme abbracciato alla coda, la potresti prendere dalla paglia e trasportare, quasi non se ne accorge. Il suo letargo è un capolavoro fisiologico: la temperatura scende da 35 a meno di cinque gradi, il cuore rallenta da 130 a 15 battiti al minuto; per sei mesi non mangia e non beve, consuma le scorte di grasso. Strategia perfetta, contro il gelo dell’alta quota.”
(Carlo Grande)
… ogni primavera durante le nostre escursioni in montagna speriamo sempre di “scovare” qualche marmotta e quest’anno siamo stati fortunatissimi, ne abbiamo viste un sacco!
