Il Natale che fu…

Ecco, sono entrata nella fase nostalgica delle feste ( oddio , sara’ l’eta’? ) quella nella quale con un mix di malinconia / gioia , ripensi ai tuoi Natali passati con i parenti; avendo la mamma finlandese non eravamo poi molti a ritrovarci ; ma ora, facendo i conti con tutte le perdite importanti negli anni li ricordi con un velo di tristezza… ai tempi ero una ragazzina e mi sembrava solo una ” tappa obbligatoria ” non amavo stare ore a tavola ( e nemmeno ora) ; quest’anno, avendo perso da poco mio papa’ ripenso a mia nonna Gianna, a mio cugino Igor ( che ci ha lasciato cosi giovane per una terribile malattia ) e mio zio Ugo ( che era il padre di Igor ) e mi sforzo di ripescare nei cassettini della memoria ogni istante di quei pranzi natalizi dalla Noni ( come la chiamavo io ) che abitava nel villaggio sereno a Brescia, una casetta su due piani dove ho trascorso anche rilassanti vacanze estive ed e’ stata un luogo a me caro , pieno di bellissimi ricordi d’infanzia che portero’ sempre nel cuore. Del Natale mi ricordo la tavolata, rotonda, in centro alla sala, non troppo spaziosa , ci stavamo a malapena, era imbandita di ogni prelibatezza che cucinava la Noni, durante il pranzo mi ricordo che immancabilmente qualcuno mi chiedeva del moroso, si chiaccherava, rideva e scherzava e poi dopo il dolce mentre tutti giocavano a carte io e mia cugina facevamo la pennichella sul divano super coccolate dalla Noni , io da una parte e lei dall’altra, la nostra nonna in mezzo. Lei apprezzava molto il cibo ed era una meraviglia abbracciarla tutta, con la sua immensa panciona. Amava molto cucinare , e le riusciva bene! ricordo ancora il suo ripieno che adoravo. Ecco, Mi manca l’atmosfera del Natale di un tempo, pur consapevole che il tempo passa ma ora tutto scorre cosi’ velocemente che sembra di avere meno tempo per le piccole cose, e che la gente se ne freghi, presa dalla frenesia, al massimo rimedia con un whatsapp… magari inoltri la stessa immagine che hai ricevuto e chi se ne frega, nessuno ha piu’ tempo per una telefonata, per chiedere davvero come stai, eppure una volta gli auguri si facevano quasi sempre di persona , per i parenti lontani inviavi una cartolina o telefonavi … ora , quanti di noi lo fanno ancora? Un altro Natale e’ ormai trascorso, questo per me e’ stato molto diverso , magari per molti sara’ stato solo un altro Natale di mega abbuffate tra pranzi / cene/ raduni obbligatori con parenti poco graditi, pensando “meno male che e’ andata!

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