La madreperla, già il nome è una poesia, questo dono del mare che tanto affascina per il suo colore e le sue increspature sinuose, come onde trasportate dal vento.
Da piccola mi ricordo che le raccoglievo e le osservavo con stupore, attirata dal colore cangiante, e adoravo viaggiare con la fantasia, immaginando chissà quale mondo segreto potesse celare, fatto di sirene e creature marine.
Ancora adesso per me è un mistero e magia della natura, si dice che chi soffre di stress dovrebbe portarne una sempre con sé, rilassa, allevia le emozioni diminuisce la sensibilità, la serenità che porta con se’ viene dal mare e dalla sensazione di pace che infonde il suo colore.
Ho fatto un po’ di ricerca nella storia, ed ho scoperto che era conosciuta ed adoperata fin dalla preistoria citata da Plinio e ritrovata negli scavi di Pompei. La conchiglia migliore e più usata per ricavare la madreperla è la Pinctata margaritifera, seguita dal Trocus niloticus, dal Turbo marmoratus e dalle Haliotis. Fra i vari usi si può ricordare la “kina”, moneta in madreperla tuttora in uso a Papua-Nuova Guinea, ami in madreperla utilizzati per la pesca degli squali nell’Arcipelago Salomone e statuine antropomorfe madreperlate delle tombe precolombiane.
Quando andrete al mare, raccogliete una madreperla, osservatela attentamente e poi chiudere gli occhi e lasciatevi trasportare dalla meravigliosa energia che infonde, ne trarrete sicuramente beneficio. ♥
molto bello!
Grazie mille! 🙂